L'idea che Venere possa essere abitabile nell'alta atmosfera, sopra la superfice rovente, non è nuova. Ora, una nuova analisi dei dati suggerisce che la luce solare che filtra attraverso le nuvole del pianeta potrebbe supportare la fotosintesi ad alta quota e che le condizioni chimiche sono potenzialmente favorevoli alla crescita di microrganismi.
Le piante convertono l'energia della luce solare in energia chimica durante un processo chiamato fotosintesi.
E' l'attività mediante la quale le piante raccolgono la luce del Sole per produrre zuccheri, da anidride carbonica e acqua, rilasciando ossigeno come sottoprodotto.
Tale processo, con la sua semplice complessità, è parte della routine quotidiana su questo mondo ed è alla base della maggior parte dei processi biologici.
Nonostante il Pianeta Rosso sia da tempo nel nostro immaginario e nei nostri sogni, poterci vivere allo stato attuale sarebbe tutt'altro discorso: l'essere umano dovrebbe fare i conti con sbalzi termici, tempeste di sabbia e un bel po' di radiazioni. Fattibile con il supporto della tecnologia ma non certo semplice.
Il micromondo ha già abbondantemente dimostrato una resistenza a condizioni di vita estreme di gran lunga superiore alla nostra, ma sulla Terra esisterebbero altri organismi più complessi in grado di adattarsi facilmente: i licheni artici.
Fin da bambini ci viene insegnata l'importanza degli alberi i quali, magicamente, trasformano l'aria che respiriamo.
Le piante, le alghe e i cianobatteri alterano il nostro pianeta con la fotosintesi, tanto da renderlo ospitale alle forme di vita terrestri.