Questo mosaico unisce le due immagini ad alta risoluzione mostrate ieri.
La NASA ha finalmente pubblicato questa immagine a risoluzione inedita del celebre bright spot di Cerere, ovvero la formazione "Cerealia Facula" al centro del cratere Occator.
Il satellite gioviano Io, fotografato dalla sonda Juno nell'infrarosso termico, è costellato da macchie calde che sono vulcani in eruzione; uno di questi "hot spot" è apparso solo di recente ed è evidenziato nell'immagine.
Finalmente pubblicate le prime immagini ravvicinate di Cerealia Facula, la macchia chiara che ha intrigato tutti fin dal primo approccio a Cerere.
Il Monte Ahuna su Cerere, con una mappa sull'abbondanza di "soda", ricavata con lo strumento italiano VIR.
Juno ha ripreso i getti e i vortici nella fascia temperata settentrionale, durante il tredicesimo perigiove lo scorso 23 Maggio.
La sonda Dawn ha raggiunto l'orbita XMO-7 e da lì sta scattando foto mozzafiato con dettagli mai visti prima!
L'immagine in apertura lo testimonia, la sonda americana (alla quale ha dato un contributo anche l'agenzia spaziale italiana) è nuovamente vicina a Cerere e ci sta offrendo nuove viste spettacolari, di cui per ora solo questa è stata resa pubblica.
Questa spettacolare immagine nell'infrarosso termico mostra innumerevoli "punti caldi" dovuti al vulcanesimo su Io, il satellite di Giove.
La grande macchia rossa (GRS) è una icona di Giove e qui è stata ripresa dalla sonda Juno lo scorso 1 Aprile, insieme a un ciclone più piccolo (macchia bianca in basso a destra).
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.