Questa vuole essere la prima di una serie di articoli dedicati a come l'umanità ha imparato a vivere nello spazio. Non dal punto di vista ingegneristico ma da quello delle attività normali che, sulla Terra, compiamo ogni giorno. Iniziamo da una delle primarie: il cibo.
Quando la navicella spaziale DART della NASA si schianterà contro l'asteroide Dimorphos il prossimo 26 settembre, un testimone silenzioso osserverà in tempo reale le fasi dell'impatto.
Il 24 novembre si aprirà la finestra di lancio della missione Double Asteroid Redirection Test (DART). DART verrà lanciato, insieme a LICIACube (Light Italian Cubesat for Imaging of Asteroids), a bordo di un razzo Falcon 9 della SpaceX dalla base aerea di Vandenberg, in California. Insieme, voleranno verso il sistema di asteroidi binari Didymos che, circa quattro anni dopo, sarà raggiunto anche da HERA.
Con la nuova spinta all'esplorazione lunare, sia robotica che umana, cresce il bisogno di un sistema satellitare per gestire i collegamenti con il nostro satellite naturale. Ecco il punto delle tecnologie e delle missioni allo studio.
Nel prossimo futuro la Luna potrebbe diventare un posto affollato. Molti paesi stanno dimostrando un rinnovato interesse per missioni scientifiche con equipaggio e basi permanenti, mentre alcune compagnie private progettano voli commerciali e soggiorni turistici. In un clima di tale fermento le comunicazioni con la Terra saranno un nodo cruciale. La costellazione di cubesat Andromeda, da poco presentata dalla Argotec, offrirà un sistema di telecomunicazione stabile ed in tempo reale per esploratori robotici ed umani.