Il livello dei mari sta crescendo più velocemente rispetto a quanto previsto dai modelli climatici relativi al riscaldamento globale.

L'ultimo rapporto ufficiale del 2007, prevedeva un aumento tra 0,2 e 0,5 metri entro il 2100 ma le ultime stime indicano che entro la fine del secolo, l'aumento sarà di un metro o anche di più.

Domenica, 04 Novembre 2012 16:45

Gli scoop del 1976 del Viking 2 Lander

Abbiamo deciso di inaugurare la sezione "Missioni Storiche" del nostro sito web, con un primo articolo dedicato al Viking Lander 2, una delle missioni del passato estremamente attuale.

La Viking 2 è stata la seconda sonda del programma Viking inviata su Marte: era costituita da un orbiter e da un lander.

Il rover della NASA Curiosity non ha rilevato metano nel cratere Gale su Marte. Questa la prima conclusione della teleconferenza di ieri sera trasmessa sul canale NASA ustream alle 18:00 ora italiana. Una notizia che probabilmente delude tutti coloro i quali vedevano nel metano un indicatore di tracce di vita sul Pianeta Rosso.

Foto fantastica, quella pubblicata dal sito spaceweather.com.
Chi si trovava nei pressi del Marshall Space Flight Center ad Huntsville, in Alabama, il 30 ottobre scorso ha visto qualcosa di incredibile: il cielo, dopo il passaggio di Sandy, si è trasformato in una complessa rete di archi luminosi, riflessi e aloni solari.

Titano, la grande luna di Saturno, continua a far parlare di sé: dall'evento al polo sud, alla forma insolita, alla morbida superficie, fino agli 'hot cross bun'. Ora, la sonda della Nasa Cassini ha rilevato un'altra interessante caratteristica: la densa foschia di Titano emana luce anche quando la zona in ombra, non è direttamente colpita dal riflesso luminoso di Saturno.

Curiosity ha ormai trascorso più di tre settimane a Rocknest dove ha completato per la prima volta tutte le operazioni relative allo studio di un campione di suolo marziano, tranne le analisi con il Sample Analysis at Mars (SAM) che verrà utilizzato a breve, forse con il prossimo scoop.

Anche lo Space Shuttle Enterprise, il prototipo originale del famoso orbiter della NASA, non è stato risparmiato dall'uragano Sandy e sembra sia stato parzialmente danneggiato dal passaggio della tempesta sopra New York, lunedì sera 29 ottobre.

Curiosity ha terminato le prime analisi sui campioni di suolo marziano prelevati a Rocknest: i risultati sono stati presentati durante la teleconferenza di ieri sera, trasmessa di diretta sul canale NASA ustream.

I primi dati avrebbero rilevato un terreno la cui composizione mineralogia è molto simile a quella dei suoli basaltici delle Hawaii.

Oggi, sulla home page del blog di informazione di una cara amica giornalista, Ica Arkel, ho trovato due importanti notizie di cronaca: "L'uragano Sandy si abbatte su Romney ed Obama" e "Dopo Fukushima, Oyster Creek fa davvero paura". Prendendo spunto da questi ultimi due post, ho deciso quindi di approfondire l'argomento nucleare con lei, con una breve intervista, per la nostra sezione "Terra & Ambiente".

Martedì, 30 Ottobre 2012 05:27

Curiosity, work in progress a Rocknest

Avevamo lasciato Curiosity al sol 74, alle prese con le analisi chimiche ed ambientali a Rocknest.

Il rover aveva iniziato a lavorare sul quarto scoop di sabbia e polveri marziane che, opportunamente setacciato e porzionato, è stato preparato per la consegna ai vari strumenti di analisi.

Ieri sera alle 20:22 ora italiana, si è conclusa le prima storica missione del cargo Dragon della SpaceX.

La capsula è rientrata nell'Oceano Pacifico, 250 miglia (circa 400 chilometri) a largo della costa di Baja California, in Messico.

Dopo sei tentativi falliti, uno americano e cinque sovietici, 48 anni fa il Mariner 4 divenne la prima sonda costruita dall'uomo a visitare Marte.

Faceva parte del programma di esplorazione del Pianeta Rosso degli Stati Uniti. Il Mariner 3 e il Mariner 4 vennero lanciate a breve distanza l'una dall'altra: mentre la prima fallì, il Mariner 4 raggiunse Marte il 15 luglio 1965, effettuando il primo flyby ad una distanza di circa 9.850 km dalla superficie e scattando le prime foto.

Nel caso in cui un grande asteroide sia diretto verso Terra, il colore può fare la differenza!

Un asteroide chiaro rifletterebbe la luce solare e il crepitio di fotoni sulla sua superficie, a lungo andare, potrebbe creare una forza sufficiente a spingerlo fuori traiettoria di collisione.

La sonda della NASA Cassini ha avuto la fortuna di osservare l'evolversi di una massiccia tempesta su Saturno.

I dati hanno rilevato disturbi record nell'atmosfera del pianeta nonostante la tempesta si fosse placata da diverso tempo.

I quattro satelliti Cluster dell'ESA che studiano la magnetosfera terrestre, hanno scoperto che la nostra bolla protettiva consente al vento solare di passare in molte occasioni, più frequentemente rispetto a quanto si credesse.

Il flusso di plasma viene lanciato dal Sole e viaggia per tutto il sistema solare, portando con sé il proprio campo magnetico.
A seconda di come il campo magnetico interplanetario del vento solare (IMF, Interplanetary Magnetic Field) si allinea con il campo magnetico terrestre, si possono sviluppare diversi fenomeni che interessano da vicino la Terra.

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