Il telescopio spaziale Hubble non smette di stupire: gli astronomi hanno scoperto un inedito gruppo di sette galassie primitive che si sono formate più di 13 miliardi di anni fa, quando l'Universo aveva meno del 4% della sua età attuale.
Tra le nuove scoperte, la galassia UDFj-39546284 che probabilmente esisteva quando l’Universo aveva solo 380 milioni di anni di età ed ora, detiene il primato della galassia più lontana e più antica mai osservata.
Un’incredibile somiglianza sembra legare i paesaggi terrestri a quelli di Titano, la grande luna di Saturno: dalle foto scattate dalla sonda della NASA Cassini, non è la prima volta che gli scienziati individuano forme e topografie che ricordano la nostra Terra.
La prossima settimana, le sonde gemelle della NASA Grail si schianteranno intenzionalmente sulla superficie lunare, portando a termine la loro missione di mappatura del campo gravitazionale del nostro satellite.
Mentre Curiosity lavora nel cratere Gale, per Opportunity si sta avvicinando il nono anniversario sulla superficie del Pianeta Rosso.
Il longevo rover della NASA ha camminato per diversi sol intorno all’affioramento “Matijevic Hill”, a Cape York, sul bordo del cratere Endeavour.
Erano le 5:33 UTC del 7 dicembre 1972 quando per l’undicesima e ultima volta tre uomini partirono per la Luna: era la missione Apollo 17, del programma NASA Appollo.
Il lancio illuminò a giorno i cieli della Florida e il vettore Saturn V, alto 111 metri, si stagliò brillante contro il cielo scuro.
Recenti immagini catturate dalle fotocamere stereo della sonda dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) Mars Express mostrano le vette del sistema Charitum Montes, nell’emisfero sud di Marte, spolverate di gelo durante l’inverno marziano.
E’ stato rilasciato oggi e per gli appassionati di Star Trek come me, è un regalo anticipato di Natale: è una pillola del trailer completo di Star Trek Into Darkness, che verrà rilasciato il 17 dicembre dalla Paramount Pictures e Bad Robot.
Le immagini apocalittiche sono accompagnate dal narratore Benedict Cumberbatch, new entry nel cast del secondo film della saga diretto da J. J. Abrams.
Le due sonde gemelle Gravity Recovery and Interior Laboratory (GRAIL) in orbita intorno alla nostra Luna, hanno generato una mappa della gravità lunare ad alta risoluzione.
Grandi novità per la Voyager 1 che è entrata in una nuova regione, prossima allo spazio interstellare.
Gli scienziati associano questa zona ad una sorta di autostrada magnetica per le particelle cariche, un punto in cui le linee di campo del nostro Sole sono collegate alle linee del campo magnetico interstellare.
Mentre solo qualche giorno fa si è parlato di un accordo tra ESA e Russia per la missione ExoMars che inizierà nel 2016, sulla scia del successo della missione Curiosity, la NASA ha annunciato un nuovo massiccio programma di esplorazione spaziale dedicato a Marte, tra cui un nuovo rover che verrà lanciato nel 2020.
Si è concluso ieri sera il meeting di apertura dell’AGU (American Geophysical Union) dedicato alla missione Mars Science Laboratory - Curiosity, trasmesso in diretta sul canale NASA tv ustream.
All’ordine del giorno, i tanto attesi risultati dell’analisi sul primo campione solido di terreno marziano sniffato dal Sample Analysis at Mars (SAM): sul Pianeta Rosso, Curiosity ha rilevato una chimica complessa e un accenno di composti organici.
In uno dei remoti laghi dell’Antartide, a circa 65 metri sotto la superficie ghiacciata, gli scienziati della NASA, del Desert Research Institute (DRI) di Reno (Nevada), dell’University of Illinois di Chicago e altre nove Istituzioni, hanno trovato un ambiente ricco di vita.
Da quando John Grotzinger, project manager della missione Curiosity, ha dichiarato che i dati delle analisi del SAM (Sample Analysis at Mars) sul primo campione solido di suolo marziano sniffato dal rover, “segneranno i libri di storia”, è passata circa una settimana. Giorni in cui si sono susseguite in rete ipotesi, speculazioni e soprattutto titoli ad effetto che già davano per scontato che Curiosity avesse trovato le prove della vita su Marte.
Dopo anni di incertezza e diffidenza, ora possiamo aggiungere anche Mercurio alla lista dei mondi ghiacciati: grazie ai dati rilevati dalla sonda MESSENGER della NASA, sono stati individuati e confermati depositi di ghiaccio d’acqua anche sul pianeta più vicino al Sole.
Qualcosa di grande è successo nell'anno 774 a.C., gli scienziati lo hanno visto dagli alberi.
Studiando l'evoluzione delle piante, è stato riscontrato un forte aumento del carbonio-14 radioattivo: l'evento è stato registrato negli anelli dei tronchi dei cedri millenari giapponesi, tra il 774 e il 775 a.C.
Il 27 novembre la sonda Cassini ha ripreso e trasmesso a Terra lo stesso giorno, spettacolari scatti della tempesta che infuria al polo nord di Saturno.
La sua orbita ha permesso una vista ravvicinata delle regioni polari, regalandoci nuove immagini del turbinio di nuvole e del famoso esagono al polo nord del pianeta.
Gli astronomi hanno scoperto che vaste cinture di materiale cometario circondano due sistemi solari vicini a noi, GJ 581 e 61 Vir, che ospitano solo pianeti della categoria “Super-Terre”, tra le 2 e le 18 masse terrestri. Queste comete avrebbero potuto fornire l'acqua necessaria per formare oceani sui pianeti più interni.
Le collisioni all'interno del Large Hadron Collider (LHC) avrebbero creato un nuovo tipo di materia, chiamata "color-glass condensate", un'oda di gluoni, particelle elementari legate alla forza che tiene insieme i quark all'interno di protoni e neutroni.