L'eruzione del vulcano sottomarino Hunga Tonga-Hunga Haʻapai in Polinesia, vista dal satellite meteo Himawari8 (a sinistra) e da Terra
Un nuovo studio ha scoperto che il campo magnetico generato da uno tsunami può essere rilevato pochi minuti prima delle variazioni del livello del mare e potrebbe migliorare gli avvisi per le onde giganti.
Secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature, due grandi meteoriti colpirono Marte a milioni di anni di distanza l'uno dall'altro, generando un paio di mega tsunami con onde alte fino a 120 metri che cambiarono per sempre il volto del pianeta.
Le galassie sono generalmente raggruppate in ammassi e tra queste, quelle più vicine a noi, hanno smesso di formare stelle in un lontano passato. Ora, però, un team internazionale di astronomi, guidato da Andra Stroe del Leiden Observatory e da David Sobral del Leiden and the University di Lisbona, hanno scoperto che queste galassie dormienti a volte possono tornare alla vita. Ciò avviene quando si fondono ammassi di galassie, generando un'enorme onda d'urto in grado di guidare la nascita di una nuova generazione di stelle.