La sonda NASA ha appena raggiunto le 50 Unità Astronomiche dal Sole, è la quinta a stabilire un simile primato.
Utilizzando le osservazioni della sonda della NASA New Horizons, un team di astronomi ha provato a determinare la luminosità fondo cosmico ottico. In base a questo dato è possibile stimare il numero di galassie al momento irrisolte dai nostri telescopi.
I dati rilevati della sonda della NASA New Horizons, che ora si trova ben oltre il sistema di Plutone e sta attraversando la Fascia di Kuiper, stanno contribuendo a migliorare la nostra comprensione del mezzo interstellare. Finora, le migliori informazioni su questa miscela di particelle e di luce diffusa proveniente dai 100 miliardi di stelle della Via Lattea arrivavano dalle sonde Voyager che, ormai, hanno oltrepassato l'eliopausa.
Nel 2015 la sonda della NASA New Horizons ha svelato scenari incredibili sul pianeta nano Plutone. Le cime imbiancate, sorprendentemente simili alle montagne terrestri, non erano mai state osservate altrove nel Sistema Solare. Eppure, fin da subito, gli scienziati sapevano che non poteva trattarsi di candida neve fresca. Ora, un nuovo studio dimostra che queste calotte ghiacciate si formano con un processo completamente diverso da quello che conosciamo sulla Terra.
Cinquanta giorni fa, Proxima Centauri e Wolf-359 sono state fotografate contemporaneamente dalla sonda New Horizons e da migliaia di appassionati sulla Terra. A quale scopo?
Dopo lo storico fly-by della sonda della NASA New Horizons, nuovi indizi su Plutone arrivano dall'osservatorio stratosferico SOFIA.
L'oggetto noto come 2014 MU69, chiamato poi Ultima Thule e infine Arrokoth,ha vissuto indisturbato nella Fascia di Kuiper, dalla sua formazione. Il suo colore prevalentemente omogeneo suggerisce che deve essere nato da un serbatoio ben miscelato di elementi.
I dati della missione New Horizons stanno fornendo nuovi indizi su come si sono formati i planetesimi, e da questi i pianeti. Potrebbe non essere l'ultimo oggetto incontrato dalla sonda e intanto ci si prepara a fare una misura record di parallasse...
Il 2019 è stato ricco di eventi importanti per l'astronomia e l'astronautica. Speriamo lo sia anche il 2020...
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.