Come in un quadro di Salvador Dalì, qui vediamo quello che sembra un coacervo di galassie distorte a formare una curiosa struttura semicircolare attorno alla galassia ellittica centrale...
Gli ultimi studi sull'effetto di "lente gravitazionale" rivelano che la presunta materia oscura negli ammassi di galassie è distribuita in maniera diversa da quanto previsto dai modelli.
Questi 6 casi di "lenti gravitazionali" in cui la luce di un quasar viene deviata e moltiplicata da una galassia più vicina sono stati recentemente utilizzati per ricavare una nuova stima della Costante di Hubble.
Questo è il quasar quadruplo HE 0435−1223, la cui immagine è stata deviata e moltiplicata da un gruppo di galassie più vicine (al centro del quartetto).
Questa lente gravitazionale è stata utilizzata per stimare la costante dei Hubble nell'ambito del progetto "H0LiCOW".
Gli astronomi hanno usato lo strumento MUSE installato sul VLT dell'ESO e il telescopio spaziale Hubble di NASA/ESA per effettuare il test finora più preciso della teoria della Relatività Generale di Einstein al di fuori della Via Lattea. La galassia ESO 325-G004 (in basso a sinistra) funge da potente lente gravitazionale, relativamente vicina (450 milioni di anni luce); essa distorce la luce che proviene da una galassia retrostante per creare un "anello di Einstein", evidenziato nel riquadro ingrandito dove l'anello è visibile dopo la sottrazione dell'immagine della galassia. Confrontando la curvatura dello spazio ricavata da queste immagini con la massa di ESO 325-G004 ricavata spettroscopicamente dalla velocità di rotazione delle stelle, gli astronomi hanno trovato che la gravità su scale extragalattiche si comporta come descritto dalla relatività generale, con una inedita precisione del 9%. Questo permette di escludere alcune teorie alternative della gravità.
https://www.eso.org/public/italy/news/eso1819/
Ufficialmente nota come "MACS J1149+2223 Lensed Star 1", Icaro è la singola stella più lontana mai osservata: circa 9 miliardi di anni luce da noi!
Questa è una porzione della migliore mappa sulla distribuzione di materia oscura, recentemente ottenuta dal telescopio Subaru.
Un nuovo studio pubblicato il 2 febbraio sulla rivista The Astrophysical Journal Letters dimostra che potrebbero esistere più di un trilione di esopianeti extragalattici.
L'ammasso Abell 370, a 5 miliardi di anni luce da noi, con la sua gravità distorce e moltiplica le immagini delle galassie retrostanti, come in un gigntesco caleidoscopio cosmico.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.