Grazie alla serie di osservazioni annuali del programma OPAL (Outer Planet Atmosfere Legacy), dedicato ai pianeti esterni del nostro Sistema Solare, gli scienziati hanno ottenuto nuove mappe di Giove e viste inedite della Grande Macchia Rossa, la tempesta che imperversa sul gigante gassoso da centinaia di anni.
La Airbus Defence & Space si occuperà della prossima missione dell'ESA, JUICE (JUpiter ICy moons Explorer), uno dei programmi di punta del Cosmic Vision 2015–25. La sonda verrà lanciata nel 2022 ed arriverà nel sistema di Giove nel 2030.
Un'equipe internazionale guidata da astronomi brasiliani ha identificato un pianeta simile a Giove, in orbita a una distanza simile a quella di Giove intorno a una stella simile al Sole, HIP 11915, grazie telescopio da 3,6 metri dell'ESO.
Anche quest'anno, come il precedente, è ricco di missioni robotiche che ci tengono impegnati e con il fiato sospeso.
Una sonda con nove strumenti scientifici a bordo esplorerà Europa, il quarto satellite naturale di Giove per dimensioni.
La missione, il cui lancio è previsto nella prima metà del 2020, indagherà l'oceano sotterraneo della luna e il suo potenziale di abitabilità.
Il materiale scuro che riveste alcune caratteristiche sulla superficie di Europa, la luna di Giove, è probabilmente sale marino, proveniente da un oceano sotterraneo e dall'interazione dell'acqua con il fondale roccioso. A dimostrarlo, un esperimento condotto nei laboratori della NASA.
Grazie all'imaging interferometrico il Large Binocular Telescope è riuscito a riprendere un lago di lava sulla luna di Giove, Io, con un dettaglio senza precedenti per un telescopio terrestre.
I tre satelliti principali di Giove, Europa, Callisto e Io sono stati catturati in una serie di foto d'autore dal telescopio spaziale Hubble.
Le tre lune scoperte da Galileo Galilei nel XVII secolo, transitano spesso davanti al pianeta gigante, proiettando la loro ombra sulla cima delle nuvole, tuttavia, vederne tre tutte insieme è un evento piuttosto raro che si verifica soltanto una volta o due ogni decennio.
Analizzando le immagini scattate dalla sonda della NASA Galileo tra il 1995 e il 2003, gli scienziati hanno individuato movimenti che suggeriscono un'attività di tettonica a placche su Europa, la luna di Giove.
La tettonica a placche (o a zolle) è una teoria ben nota sulla Terra ma, a parte qualche supposizione per il passato di Marte, non è mai stata direttamente osservata su altri mondi.
A dicembre 2013, la NASA aveva annunciato di aver individuato probabili geyser di vapore acqueo al polo sud di Europa, la luna di Giove.
La scoperta, avvenuta grazie ai dati spettroscopici rilevati dal telescopio spaziale Hubble a dicembre 2012, aveva suscitato grande entusiasmo.
Purtroppo, però, le osservazioni successive eseguite tra gennaio e febbraio di quest'anno non hanno mostrato alcun segno dei getti che, secondo le stime, dovevano propagarsi fino a 200 chilometri nello spazio.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.