Le velocità radiali delle stelle, misurate da Gaia, mostrano chiaramente lo schema di rotazione della Via Lattea
Presentato stamane il "Gaia Data Release 3" nella sua versione completa, contenente una valanga di nuove informazioni su oggetti stellari ma anche asteroidi!
La giornata odierna sarà caratterizzata da due eventi notevoli: la pubblicazione del nuovo catalogo Gaia DR3 e il pronunciamento (se non ci saranno ulteriori rinvii) di FAA sull'impatto ambientale di Starship a Boca Chica.
Ecco la distribuzione nel cielo delle nane bianche scoperte da Gaia, a 20 giorni dalla pubblicazione del nuovo catalogo DR3.
Un nuovo studio potrebbe aver determinato la fonte di una famosa presunta trasmissione aliena scoperta quasi mezzo secolo fa.
Il prossimo 13 giugno uscirà l'atteso terzo catalogo astrometrico completo realizzato con il telescopio spaziale europeo GAIA
I dati hanno mostrato che una parte della Via Lattea nota come "disco spesso" iniziò a formarsi 13 miliardi di anni fa, circa 2 miliardi di anni prima del previsto e solo 0,8 miliardi di anni dopo il Big Bang.
La sonda dell'ESA Gaia ha fotografato il telescopio James Webb della NASA il 18 febbraio scorso. Entrambi si trovano in orbite diverse attorno al punto di Lagrange L2, a 1,5 milioni di chilometri dalla Terra nella direzione opposta al Sole.
HD81040 è una stella dotata di un "super-Giove" che Gaia è stata in grado di rilevare, attraverso la lieve oscillazione indotta dalla gravità sulla stella.
Grazie ai dati raccolti dal satellite europeo Gaia, un team internazionale di astronomi, guidato dal ricercatore Chervin Laporte dell'Istituto di Scienze del Cosmo dell'Università di Barcellona (ICCUB-IEEC), ha creato una nuova mappa del disco esterno della Via Lattea.