Come si misura e si prevede l'attività della nostra stella, con particolare riferimento all'ultima "super-macchia" solare (aggiornato al 29/10).
Ieri sul bordo del Sole si è sollevata una spettacolare eruzione di plasma, con effetti sulla ionosfera terrestre...
La sonda della NASA Voyager 1 ancora risente degli effetti del Sole pur navigando nello spazio interstellare.
Nell'autunno 2013, sono state proprio le onde d'urto provenienti dalla nostra stella a convincere gli scienziati che la sonda aveva effettivamente lasciato l'eliosfera per entrare in una nuova frontiera, la regione di spazio tra le stelle riempita da una sorta di zuppa di particelle cariche, nota come plasma.
E' stata scoperta il 21 settembre 2012 da due astronomi russi, utilizzando l'International Scientific Optical Network di 40 centimetri, vicino a Kislovodsk e da allora, abbiamo seguito la sua appassionante avventura verso il Sole
Il suo primo viaggio dalla nube di Oort verso il Sistema Solare interno è iniziato 10.000 anni fa.
Dopo i brillamenti solari del 12 e del 13 maggio che avevano fatto registrare il primo brillamento di classe X e il più potente di quest'anno, continua l'attività della regione AR 1748, sul lato sinistro del Sole.
Il record registrato due giorni fa con il brillamento di classe X2.8, il sedicesimo flare di classe X e il terzo bagliore più intenso di questo ciclo solare, è durato decisamente poco.
Il Sole si sta avvicinando verso il suo massimo solare e il mese di maggio era già iniziato con un intensificarsi dell'attività: tra il 12 e il 13 maggio una successione di importanti eventi hanno fatto registrare il maggior picco del 2013.
Tra l'8 e il 10 marzo scorso la Terra è stata investita da potenti eruzioni solari.
La quantità di energia che ci ha colpito, oltre a causare uno spettacolo notevole di aurore boreali, è stata decisamente rilevante.
La parte superiore della nostra atmosfera, si è riscaldata con dei picchi di emissione infrarossa, dovuta a ossido nitrico (monossido di azoto) ed anidride carbonica che hanno re-irradiato nello spazio gran parte della radiazione ricevuta.