Ieri sera, alle 23:10:39 ora italiana, le tre antenne Ligo+Virgo hanno rilevato il passaggio dell'onda gravitazionale più significativa nell'attuale ciclo osservativo, la prima sicuramente prodotta dalla fusione di oggetti di massa intermedia (forse un buco nero e una stella di neutroni).
Ieri è stato osservato un nuovo possibile merging tra due stelle di neutroni, sarebbe il terzo caso dopo quello (possibile) del 26 Aprile scorso e quello (conclamato) del 2017.
Il celebre buco nero in M87, osservato dalla rete radiointerferometrica di EHT e qui riprocessato per evidenziare le regioni esterne più deboli (in negativo); se si potesse vedere direttamente, il buco nero vero e proprio coinciderebbe con il debole chiarore bluastro al centro.
Il titolo criptico fa riferimento a un nuovo evento di fusione tra buchi neri osservato da Ligo/Virgo due giorni fa.
Mentre il lento lavoro per produrre "l'immagine del secolo" procede, sono stati pubblicati gli incoraggianti risultati delle osservazioni condotte nel 2013 con sole 4 antenne.
Questi rack contengono gli hard disk zeppi di informazioni relative all'osservazione di due buchi neri effettuata lo scorso Aprile.
Oggi non è solo il Black Friday ma, da 5 anni, è anche la giornata dedicata ai buchi neri, gli oggetti cosmici estremi.
A Giugno le due antenne LIGO hanno rivelato un'altra fusione tra due buchi neri, i meno massicci osservati finora. E la fortuna ha giocato un ruolo importante.
L'elaborazione dei dati raccolti ad Aprile prosegue, tra non molto potremo vedere le prime immagini di un buco nero.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.