Le principali novità nella classifica Top500 pubblicata ieri erano due nuovi ingressi, uno al primo e l'altro al quinto posto. Al vertice della graduatoria, adesso abbiamo il sistema "El Capitan" del Lawrence Livermore National Laboratory, in California; con i suoi 1.74 Exaflop/s, ottenuti tramite 11 milioni di cores AMD, batte di larga misura i connazionali Frontier e Aurora, tutti comunque sopra la fatidica soglia di 1 Eflop/s. Al quinto posto, con 478 Petaflop/s, si è invece posizionato l'italiano HPC-6, installato da Eni S.p.A nel suo centro di calcolo green di Erbognone (Fe). Questa macchina, basata come i più performanti modelli d'oltreoceano su tecnologia HPE Cray EX235a, fa uso di 3472 CPU AMD EPYC™ a 64 core, ciascuna affiancata da quattro potenti GPU AMD Instinct™ MI250X, per un totale di 17360 chip di elaborazione, raffreddati a liquido. Il tutto è organizzato in 28 racks (armadi) e connesso con una rete HPE Slingshot con topologia Dragonfly ad alte prestazioni. La potenza massima assorbita (10,2 MW) riflette una buona efficienza energetica. Grazie anche al contributo dell'altro supercomputer Leonardo, installato al Cineca di Bologna e attualmente posizionato al nono posto in classifica, l'Italia è al terzo posto al mondo per potenza di calcolo complessiva, come indicato nel diagramma a torta in alto a sinistra.

 Di certo, però, nessun telegiornale parlerà di questo primato!