L'immagine risale a ieri, alle 19:06 ora italiana, ed è stata ripresa dal punto di librazione lagrangiano L1 a 1,5 milioni di km dalla Terra. Lo strumento C3 ha un ampio campo di vista che inquadra l'intera corona solare e utilizza un coronografo per bloccare la luce del Sole, che occupa la posizione indicata da un cerchietto al centro dell'immagine. Contrariamente a quello che qualcuno vuole far credere, la cometa non è una "Sun-grazer" ed è già passata alla minima distanza dal Sole (58,6 milioni di km, la stessa di Mercurio in media) la sera del 27 settembre; tuttavia, adesso sta risalendo ed incrociando il piano dell'eclittica e, anche se la distanza dal Sole è nel frattempo cresciuta a 79 milioni di km, essa si trova curiosamente a metà strada tra noi e il Sole. Pertanto, appare solo prospetticamente molto vicino alla stella (3,5° da essa, ieri a mezzogiorno), mentre la sua coda è in realtà diretta quasi esattamente verso di noi e quindi è molto più lunga di quanto sembri! La minima distanza dalla Terra (70,67 milioni di km) verrà raggiunta domani intorno alle 16:40 e dalla prossima settimana dovrebbe essere visibile al tramonto, sempre più lontana dal Sole ma sempre più debole.

 Qui sotto, vediamo la sequenza completa del passaggio, ripresa a intervalli di 8 ore circa.

0026 comet

Courtesy of SOHO/C3 consortium/ESA/NASA