Come raccontato da Massimo Martini nel suo articolo, ieri Starship ha superato brillantemente i tre problemi principali riscontrati durante il primo tentativo (OTF-1/ITF-1) di sette mesi prima: la piattaforma di lancio, protetta dal sistema "deluge", ha retto bene alla potenza altrimenti devastante dei motori Raptor, questi ultimi si sono comportati perfettamente durante tutta la fase di ascensione su entrambi gli stadi e infine la separazione "Hot-Staging" è avvenuta perfettamente, con tanto di rotazione su se stesso del primo stadio per il "boost back". Adesso ci si dovrà concentrare sulle cause che hanno portato alla distruzione del primo stadio, avvenuta poco dopo la separazione, e della perdita di contatti con il secondo stadio, quando aveva già raggiunto con successo la quota prevista per il volo sub-orbitale. Ma questo è il normale modo di procedere di Space-X, una strategia di progresso rapido imparando dagli errori che si è rivelata vincente già con Falcon-9, con buona pace dei tanti detrattori che già gridano nuovamente (ed erroneamente) al "fallimento"!
L'immagine è un fotogramma tratto dalla spettacolare diretta di SpaceX e mostra il Sole appena sorto che fa capolino nella nebbia creata dalla brina in sospensione, dovuta dal carburante criogenico caricato sul razzo; è stata ripresa quando il countdown segnava 4,5 minuti al lancio. Qui sotto, invece, una splendida immagine ripresa dal celebre astrofotografo inglese Andrew Mc Carthy, anche lui tra i fortunati testimoni del lancio.