Il secondo tentativo di volo orbitale (OTF-2) seguirà a distanza di circa 5 mesi quello avvenuto lo scorso 20 aprile, quando l'accoppiata S24+B7 volò fino a 40 km di altezza ma fallì nell'impresa di raggiungere l'orbita a causa del malfunzionamento di numerosi motori del booster e della mancata separazione tra i due stadi. Quella prima prova si concluse con una autodistruzione comandata da terra (e avvenuta con notevole ritardo) e con la devastazione del terreno sotto e attorno la piattaforma di lancio a causa del cedimento della pavimentazione in cemento sotto la tremenda spinta e il calore generato dai motori. Il nuovo tentativo, la cui data non è stata ancora annunciata ma che potrebbe svolgersi tra pochi giorni e comunque entro il mese di settembre,
Qui sotto, due dettagli importanti: il naso dell'orbiter con il vessillo S25 (fotogramma tratto da un video spettacolare di SpaceX) e, di seguito, il nuovo anello che separa i due stadi e che dovrebbe consentire l'operazione di "Hot Staging Separation" ovvero separazione in quota senza pause nella spinta (si noti, all'interno, uno dei tre ugelli "Raptor vacuum" per il volo extra-atmosferico dell'orbiter).