La lunga esposizione a sinistra è stata ripresa presso Cape Canaveral mostra, in corrispondenza dello sbuffo di gas, lo spegnimento iniziale dei motori principali (MECO), seguito dal distacco del secondo stadio, dalla manovra di frenamento del booster e poi dal suo rientro controllato tramite "entry burn" ad alta quota e "landing burn" finale. Nella versione a destra, ho provato ad interpolare/estrapolare le tracce visibili disegnando le traiettorie complete dei due veicoli. E' semplicemente incredibile pensare che il booster, cadendo da un'altezza di oltre 100 km ed effettuando relativamente poche manovre molto precise, riesca ad atterrare con velocità praticamente nulla su una piattaforma galleggiante, commettendo un errore spesso non superiore al metro!