Il touchdown è avvenuto nel "White Sands Missile Range’s Space Harbor", 44 minuti dopo la manovra di frenamento per uscire dall'orbita (de-orbit) e 4 ore dopo la separazione dalla ISS. La missione "Orbital Flight Test-2" (OFT-2) era iniziata 6 giorni fa con il lancio da Cape Canaveral tramite un vettore Atlas V della United Launch Alliance e, sebbene con qualche piccola difficoltà, la navicella era riuscita ad attraccare la Stazione Spaziale Internazionale due giorni dopo. Nella fase di rientro, Starliner si è sbarazzato del "modulo di servizio" ed ha utilizzato lo scudo termico per smaltire gran parte della sua velocità tramite attrito con l'atmosfera; in seguito, ha aperto i tre paracadute e, un attimo prima di toccare terra, si è avvalso anche di 6 airbags per attutire l'impatto. A breve, il nostro esperto Massimo Martini dedicherà un articolo all'avventura di quello che, insieme alla Crew-Dragon di SpaceX, sarà il nuovo veicolo in grado di portare equipaggi americani/occidentali in orbita, dopo il pensionamento dello Space Shuttle.
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Starliner rientra a Terra
La navicella Boeing senza equipaggio è atterrata con successo, 49 minuti dopo la mezzanotte italiana, nel deserto del New Mexico.