A riprova dell'aumentata attività solare nelle ultime settimane, alle 15:55 del 10 Maggio (ora italiana) è apparsa questa esplosione solare all'interno della regione attiva denominata AR3006. Nella porzione in alto vediamo l'immagine corrispondente, ripresa dal satellite NASA SDO nell'estremo ultravioletto (lunghezza d'onda di 131 Å). mentre in basso c'è il flusso di raggi X registrato dai due satelliti meteorologici GOES-16 e GOES-17, sempre statunitensi. Questi ultimi dati hanno permesso di stabilire la "magnitudo" dell'evento, dato che nella banda 1-8 Angstrom (0.1-0.8 nm, curva arancione) il flusso è risultato di poco superiore a 1,5·10-4 W/m2. Il flusso di raggi X "duri" (0,5-4 Angstrom) è mostrato in blu. Come si vede, ieri ci sono stati altri brillamenti meno intensi (classe M) ed anche una eiezione di materia coronale (CME) che dovrebbe investire il nostro pianeta nella giornata di domani; sono quindi previste intense aurore boreali e possibili tempeste geomagnetiche di intensità comunque contenuta.