La "Federal Aviation Administration" americana ha ritardato per la quarta volta la pubblicazione del suo documento di valutazione ambientale programmatica (PEA) del programma Starship a Boca Chica.

 Ricordiamo che la pubblicazione con esito positivo è una condizione necessaria per poter iniziare i lanci Starship dal sito texano. Una prima bozza del documento era stata pubblicata già a metà settembre, stimando che la relazione finale sarebbe uscita entro la fine dell'anno. Invece, mentre SpaceX portava avanti i suoi test ed effettuava i preparativi finali in vista del primo volo orbitale del suo rivoluzionario veicolo, FAA ha ripetutamente procrastinato la data di completamento: prima al 14 febbraio, poi al 28 marzo e ora al 29 aprile, adducendo sempre la necessità di consultarsi ulteriormente con altre agenzie e di analizzare le migliaia di commenti pubblici inviati, quasi come si trattasse di un referendum. Naturalmente, tali motivazioni appaiono sempre più risibili e pretestuose e tutti si chiedono cosa ci sia realmente dietro la volontà di ritardare il programma; peraltro, se da un lato il progetto Starship fa effettivamente paura per la sua estrema competitività tecnologica ed economica che rischia di rendere obsoleti e non appetibili tutti gli altri lanciatori sul mercato mondiale nei prossimi anni, è pur vero che la stessa NASA punta molto sul nuovo veicolo, dato che lo ha selezionato come elemento essenziale per affiancare il progetto Artemis di colonizzazione della Luna. Forse l'obiettivo nascosto è quello di rinviare il lancio quel tanto che basta per consentire al lanciatore SLS di essere il primo a raggiungere prestigiosamente la Luna, forzando nel contempo SpaceX a trasferire completamente le attività di Starship negli stabilimenti di Roberts Road a Cape Canaveral, dove peraltro si sta già iniziando a costruire una torre orbitale gemella di quella presente a StarBase.

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Immagine analoga a quella in apertura ma ripresa all'alba del 26 marzo, con l'evidente dislocazione di B4 - Credits: LabPadre/NASAspaceflight - Processing: Marco Di Lorenzo

 Va anche sottolineato che questo nuovo rinvio, se non ce ne saranno altri, non impatterà più di tanto i programmi di Elon Musk, il quale ha recentemente dichiarato che la data del primo volo orbitale è ora fissata al mese di maggio. A quanto pare, i veicoli utilizzati non saranno più il booster B4 e l'orbiter S20, ora entrambi rimossi dalla piattaforma di lancio come si vede nella immagine qui sopra. Probabilmente, verranno sostituiti dalle nuove versioni B7 e S22, già completate e dotate di svariate migliorie; soprattutto, verranno dotate dei nuovi motori Raptor-2, più potenti e compatti e forse anche più affidabili, dato che ultimamente SpaceX sembra avere rinunciato ad effettuare ulteriori test statici di accensione con i vecchi motori.