Soltanto 4 giorni fa, raccontavamo del superamento, da parte di drone-elicottero Ingenuity, della distanza percorsa da inizio missione rispetto a Perseverance. La supremazia è durata ben poco perchè, il 17 e 18 marzo (Sol 381 e 382 rispettivamente) il rover ha effettuato due notevolissimi spostamenti a Nord-Est, evidenziati nella mappa a destra dai tratti in giallo e verde, rispettivamente. Questo ha consentito di coprire quasi 546 metri, stabilendo nel secondo giorno il nuovo record di 293,6 metri, un primato assoluto per qualsiasi rover su Marte! Il record più generale di spostamento giornaliero, però, lo detiene ancora strettamente Ingenuity che, l'estate scorsa, è riuscito a percorrere ben 625 metri nel corso del suo nono volo.
A sinistra vediamo due immagini riprese ieri, in occasione dell'ultimo drive "record". Quella in alto mostra la porzione terminale dello spostamento, con le tracce lasciate dalle ruote in controluce; in primo piano, vediamo il generatore ai radio-isotopi e l'antenna esagonale ad alto guadagno. L'immagine in basso è invece un dettaglio della ruota anteriore sinistra in cui è ancora intrappolato il sasso di cui avevamo parlato due settimane fa, che comunque non ha impedito al rover di percorrere grandi distanze! Entrambe le immagini hanno ricevuto correzioni di varia natura per ridurre distorsioni e dominanze cromatiche.
Adesso Perseverance dista soli 300 metri dal bordo del cratere Orotava, il suo prossimo obiettivo (in alto a destra) e si è portato a 1 km esatto dal drone, situato a Ovest ai piedi di una collinetta nella regione sabbiosa di Sèitah. L'odometria totale di Perseverance ha raggiunto 5,13 km e questi risultati segnano un deciso cambiamento di passo nell'ambiziosa missione, da attribuire all'ottimo funzionamento del software di navigazione autonoma installato qualche mese fa sul rover. Questo renderà possibile, in pochi anni, l'esplorazione del Delta del paleo-fiume Neretva e la fuoriuscita dal cratere Jezeero, per poi raggiungere una zona a occidente dove recapitare i campioni di suolo raccolti, da riportare a Terra tramite un'altra missione dedicata all'inizio del prossimo decennio.
Per ulteriori dettagli e statistiche continuamente aggiornate, si faccia riferimento al Mission Log.