Quelli mostrati nel grafico sono i dati barometrici mediati su intervalli di 10 minuti, registrati nell'arco di 4,5 giorni da una centralina meteo dell'agenzia dell'Ambiente ARTA Abruzzo, distretto di Pescara; sono stati gentilmente forniti dal dott. Sergio Palermi (Sezione di Fisica Ambientale) e si tratta di misure della pressione atmosferica funzionali alle attività della rete di monitoraggio della qualità dell'aria gestita dall'agenzia.

 Come evidenziato dalle frecce in alto, ad ogni passaggio dell'onda si è registrata una repentina variazione di pressione, fino a 2 mbar (o ettoPascal); il fatto che i passaggi si presentino "a coppie" separate di 4-5 ore con periodicità di circa 36 ore è legato alla relativa vicinanza dell'Italia al "punto antipodale" situato in Nord-Africa, quindi ogni coppia corrisponde all'arrivo dell'onda da direzioni opposte in virtù della sfericità della Terra (con buona pace dei terrapiattisti!). La dinamica è chiaramente illustrata da questa simulazione.

 Le onde acustico-gravitazionali (AGW) sono ben note ai fisici atmosferici, ma non sono mai state rilevate così chiaramente in relazione a eruzioni vulcaniche; più spesso, sono associate a terremoti, tsunami e ad alcuni eventi causati dall'uomo, come i lanci di razzi o le esplosioni. L'onda iniziale, propagandosi alla velocità del suono, è stata avvertita da tutte le 53 stazioni di monitoraggio di infrasuoni dell’Organizzazione del Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari, fino a 18000 chilometri dal vulcano; per confronto, l'onda atmosferica causata dalla Meteora di Chelyabinsk, che scosse la Terra nel 2013, fu captata solo da metà della rete.