L'aumento è stato praticamente esponenziale nell'ultimo mese, passando dai 5200 ai 13600 casi giornalieri (in media, un incremento del 3,2% ogni giorno). Tuttavia, mentre un anno fa durante la seconda ondata avevamo raggiunto un picco di oltre 700 decessi giornalieri, adesso i numeri sono 10 volte più bassi, sicuramente per merito del vaccino e con buona pace dei no-vax. Anche il numero di terapie intensive è 5-6 volte più basso e solo da poco in alcune regioni si è oltrepassata la prima soglia di attenzione, con occupazione del 10% dei posti disponibili (meno dell'8% su scala nazionale). Il modello ipotizza il raggiungimento di un picco tra una settimana, seguito da una decrescita dell'1,5% giornaliero, ma all'orizzonte c'è sempre lo spettro della diffusione della variante Omicron, che con la sua alta contagiosità potrebbe causare una ulteriore impennata in poche settimane.