La ripresa, effettuata dal "solito" Gianluca Masi alle 16:41 UT del 24 Novembre, è una esposizione di 30 secondi realizzata tramite il telescopio remoto "Elena" nell'ambito del progetto di "Telescopio Virtuale". Il movimento dello strumento era sincronizzato con quello della sonda sulla volta celeste e questo rende puntiforme l'aspetto di Dart e del booster, mentre le stelle appaiono come strisce. Al momento della ripresa, Dart distava dalla Terra 150000 km mentre adesso ha superato l'orbita lunare e si è già portato a 550000 di km, allontanandosi da noi a 2,8 km/s. L'obiettivo, l'asteroide Dymorphos in orbita attorno a 65803 Didymos, verrà raggiunto e colpito il 26 settembre 2022, a 11 milioni di km dalla Terra. L'apparente paradosso, per cui dopo 48 ore la sonda sembra avere percorso già il 5% della distanza verso l'obiettivo mentre mancano ancora 10 mesi all'arrivo, è dovuta al fatto che in realtà Dart dovrà effettuare una rivoluzione completa attorno al Sole. inseguendo l'asteroide e modificando gradualmente la sua orbita tramite il motore a ioni. Il fatto che alla fine torni nelle nostre vicinanze non è una coincidenza ma è una condizione per poter studiare meglio l'effetto cinetico della collisione anche con i telescopi terrestri, oltre che con il cubesat italiano "Licia". Per ulteriori dettagli si vedano questi due articoli.
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Il Dardo è tratto
Al centro dell'immagine, la sonda Dart ripresa al telescopio 10 ore dopo il lancio, mentre si allontana insieme al secondo stadio del Falcon-9