Le strutture ai bordi della "autostrada" sono affioramenti sottili e paralleli, dei "rised ridges" che orlano il confine sud-occidentale del deposito sabbioso di Séitah. La fotocamera a colori è dotata di un sensore da 13 Mpixel e un obiettivo grandangolare, puntato in direzione anteriore, 22° sotto l'orizzonte; qui l'inquadratura è verso Est e si nota, in basso, l'ombra del drone sul terreno. Durante il suo dodicesimo volo, quello di durata maggiore fino ad oggi (quasi 3 minuti), Ingenuity ha percorso quasi 250 metri verso ENE, volando ad una altezza di 10 metri e raggiungendo i 15 km/h, per poi tornare indietro ed atterrare a circa 25 metri dal punto di decollo. Nel frattempo Perseverance, che nei giorni scorsi si è avvicinato a grandi passi da Sud-Est, si appresta ad effettuare una nuovo tentativo di raccolta campioni, nella regione denominata "Citadelle" (grossomodo nell'angolo in alto a destra dell'immagine). Il team a terra ha concluso che il motivo del fallimento del precedente tentativo è da ricercare nella inaspettata friabilità del campione raccolto, che si deve essere sgretolato appena estratto dalla roccia dopo la trapanazione; tutte le prove fatte a terra, oltre un centinaio con diversi tipi di roccia, non avevano mai fornito un simile risultato. Marte gioca spesso brutte sorprese del genere, basti pensare alla inaspettata usura delle ruote di Curiosity o ai falliti tentativi di far penetrare la "talpa" di Insight in profondità nel terreno! Speriamo vada meglio tra pochi giorni...