A sinistra vediamo il primo stadio, alto 70 metri, inquadrato dall'alto; appare in evidenza uno dei quattro enormi "grid fins" che serviranno, in questo primo volo, solo come appendici aerodinamiche per rallentare e guidare la discesa verso il golfo del Messico; nei voli operativi, invece, avranno anche il ruolo di punti di appoggio durante la delicata operazione di recupero "al volo" da parte della Torre Orbitale. Nell'immagine a destra, invece, vediamo la parte inferiore, dove da poche ore sono stati installati gli ultimi motori Raptor; ce ne sono 29 in tutto (33 nelle versioni operative), capci di fornire una spinta complessiva di oltre 70 MN (7000 tonnellate), la più grande nella storia dell'astronautica! I 9 Raptor centrali saranno anche orientabili, come del resto i 3 motori atmosferici del secondo stadio orbitale. Se tutto andrà liscio, già oggi il SuperHeavy booster potrebbe venire trasferito dal sito di produzione al poligono, forse direttamente sulla piattaforma di lancio appena installata, oppure sul vecchio "Launch Pad B" rimasto libero, accanto al prototipo B3. Lì, nei prossimi giorni, verrà testato sia per i test di resistenza meccanica, sia per il riempimento dei serbatoi con ossigeno e metano liquidi (Cryo Test) e infine per l'accensione dei motori "Static Fire", prima del volo vero e proprio!
Altre viste del B4, da lontano nella "high bay" e da vicino, con i dettagli dei grid fins e dei motori - Credits: NASA Spaceflight,com / LabPadre.com / SpaceX