Come si vede, il livello di NO2, che l'anno scorso si era drammaticamente ridotto a causa del lockdown (-35% a Pechino e -45% a Chongqing) è ora tornato ai livelli del 2019 e, anzi, in alcune località sembra addirittura peggiorato! Il biossido di azoto è un inquinante normalmente generato da processi di combustione, specialmente nei veicoli diesel (che nel 2021 continuano ancora a circolare indisturbati in gran parte del mondo e il cui combustibile, in Italia, viene ancora incentivato grazie ad un prezzo più conveniente della benzina!); assumendo un'altezza tipica di 300 metri per la colonna di inquinante, la concentrazione di NO2 dovrebbe sfiorare i 40 μg/m3 nei luoghi più inquinati della Cina, pari al limite di concentrazione media considerato pericoloso per la salute in Italia*. Il satellite 5P è il primo della serie Sentinel dedicato specificamente al monitoraggio dell'atmosfera; lo strumento utilizzato per raccogliere i dati si chiama "Tropomi" ed è in grado di misurare la concentrazione  anche per altri inquinanti, quali ozono formaldeide, SO2, CH4, CO e aerosols.

* Secondo studi epidemiologici condotti in Italia, per ogni incremento di 10 µg/m3 nella concentrazione di NO2 nell’aria, la mortalità aumenta del 2,1% per tutte le morti naturali e del 3,5% per cause respiratorie. Questo significa che il numero di vittime legate a questo e altri inquinanti simili (NOx, SO2 e polveri sottili) è di gran lunga superiore alle vittime da COVID-19 e quindi, in teoria, dovremmo reagire ancora più decisamente per fermare la strage! Eppure, il problema non sembra interessare nessuno...