Anche se lo si dimentica spesso, Venere è il pianeta più vicino alla Terra ed anche il più simile al nostro per dimensioni; inoltre, appare ancora geologicamente attivo al contrario di Marte. Nonostante questo, a causa delle condizioni superficiali proibitive, è stato fortemente penalizzato nelle esplorazioni spaziali, con le uniche eccezioni recenti della sonda europea Venus Express e della giapponese Akatsuki. Nei cassetti delle agenzie spaziali giacciono però diversi progetti affascinanti, il più ambizioso dei quali è certamente l'americano HAVOC (High Altitude Venus Operational Concept) che prevede una serie di dirigibili automatici e con equipaggio e, al limite, una vera e propria stazione abitata a circa 50 km di altezza, dove le condizioni di pressione e temperatura sono simili a quelle sulla superficie terrestre (si veda il video qui sotto).

 Adesso, dopo l'annuncio fatto dalla Royal Society sulla fosfina e dopo le recenti simulazioni sull'abitabilità passata del pianeta, è possibile che questo progetto archiviato venga ripreso in considerazione insieme alle missioni automatiche proposte negli ultimi anni, come le americane VERITAS e DAVINCI, le europee VEP/EVE o EnVision ed anche eventuali rover elettromeccnici (anche se di scarsa utilità scientifica).