La bolla formata dal vento solare si espande attorno alla nostra stella e, sotto l'effetto dei campi magnetici e del moto nel mezzo interstellare, assumerebbe la forma che vediamo in giallo, ben diversa dall'aspetto cometario ipotizzato in passato. Le simulazioni magnetoidrodinamiche, presentate a luglio su Nature Astronomy, sono in accordo con le osservazioni degli atomi neutri interstellari ottenute da IBEX e Cassini e di quelle sugli ioni e i campi magnetici fornite da Voyager e New Horizons. Questa bolla magnetica riesce a filtrare il 75% dei raggi cosmici energetici ed è quindi importante anche per le missioni interplanetarie, con e senza equipaggio; solo le due sonde Voyager, per ora, l'hanno oltrepassata inviando preziose informazioni sul mezzo interstellare.
https://www.nature.com/articles/s41550-020-1036-0
https://www.nasa.gov/feature/goddard/2020/uncovering-our-solar-system-s-shape