Lo strumento utilizzato è il WISPR, la data il 5 luglio. Ma è soprattutto il punto di vista insolito ciò che rende interessante questa immagine della cometa Neowise, dato che la sonda NASA era più vicina e la osservava con un'angolazione più favorevole per vedere chiaramente le due code della cometa. La versione processata in basso mostra infatti una coda dritta e sottile fatta di gas ionizzato, spinto in direzione opposta al Sole dalla pressione di radiazione, mentre un'altra più ampia e incurvata è un ventaglio fatto di polvere.

Parher 200711

Il grafico qui sopra mostra invece l'orbita della sonda e la sua distanza dal Sole (in verde i tratti già effettuati, in rosso quelli pianificati). Oggi la sonda ha effettuato un nuovo incontro ravvicinato con Venere alle 5:23:40 (ora italiana), passando a 6885 km dal centro del pianeta (833 km dalla superficie) con una velocità relativa di poco superiore a 23 km/s. Per Parker, si tratta del primo "gravity assist" fatto all'esterno dell'orbita di Venere e servirà a rallentarne la velocità eliocentrica, tramite un "effetto fionda" invertito; questo le permetterà passare ancora più vicino al Sole, stabilendo un nuovo record il prossimo 27 Settembre, a 14,160 milioni di km dal centro della stella contro i 19,392 milioni di km dei precedenti due incontri. Ciò significa che, per la prima volta, si scenderà sotto i 20 raggi solari di altezza (precisamente 19,35) se misurati dalla fotosfera.

Riferimenti:

https://www.nasa.gov/feature/goddard/2020/nasa-s-parker-solar-probe-spies-newly-discovered-comet-neowise/

http://parkersolarprobe.jhuapl.edu/News-Center/Show-Article.php?articleID=150