OJ 287 è un quasar/blazar a 3,5 miliardi di anni luce da noi ed ospita un buco nero gigantesco, 18 miliardi di masse solari, quasi 3 volte quello già enorme fotografato da EHT in M87. Intorno ad esso orbita poi un altro buco nero decisamente più piccolo, 150 milioni di soli (comunque 40 volte la massa di SgrA), probabile residuo di una galassia "cannibalizzata" recentemente. Ogni 12 anni, questo secondo buco nero supermassiccio, percorrendo un'orbita ellittica lunga 10 settimane-luce, attraversa il disco di accrescimento del primo ed emette un lampo dovuto alla "radiazione di frenamento" o bremsstrahlung; questo lampo era stato già previsto ed osservato nel 2007; la sua riapparizione, prevista nel 2019, è stata ribattezzata "Eddington flare", per celebrare il centenario della celebre verifica sperimentale, fatta dall'astrofisico inglese, sulla deviazione della luce stellare durante una eclissi di sole, come previsto dalla Relatività Generale.
Il lampo previsto per il 31/7/2019 non sarebbe stato osservabile da Terra perchè prospetticamente vicino al Sole; grazie al telescopio spaziale Spitzer, in orbita solare a 250 milioni di km da noi, è stato comunque osservato nell'infrarosso, a sole 4 ore dal momento previsto. Questo ha permesso di stimare la rotazione del buco nero principale (risultato piuttosto lento) e di porre limiti alla teoria dei buchi neri "senza capelli".
https://skyandtelescope.org/astronomy-news/black-hole-duo-flares-right-on-time/
https://iopscience.iop.org/article/10.3847/2041-8213/ab79a4