Lo specchio misura 8,4m di diametro e, dal punto di vista ottico, è in realtà composto da due superfici riflettenti concentriche (M1 e M3); questo complesso disegno dovrà consentire un ampio campo di vista (3,5°), necessario a poter riprendere continuamente immagini del cielo, ciascuna da oltre 3 Gigapixel. Producendo 20 TB di dati ogni notte, completerà la rassegna dell'intera volta celeste accessibile in Cile nell'arco di 10 anni, fornendo nel frattempo innumerevoli contributi in vari settori, compresa la ricerca di asteroidi potenzialmente pericolosi.

 La costruzione di questo rivoluzionario strumento è iniziata 6 anni fa ma procede a rilento; la prima luce è prevista a metà 2022 e, pandemia permettendo, diventerà pienamente operativo solo nella seconda parte dell'anno successivo.

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