L'esistenza di questa rete era sospettata da tempo, suggerita dalla "foresta" di righe di assorbimento nei quasar e anche dalle simulazioni numeriche sulla formazione delle galassie nel primo universo. Adesso è stato possibile intravederla perché debolmente illuminata dalla luce ultravioletta emessa da un gruppo di remote galassie (note come SSA22), situate a 12 miliardi di anni luce e con elevato tasso di formazione stellare e/o buchi neri attivi. I due filamenti che corrono verticalmente sono lunghi 3 milioni di anni luce e hanno una massa pari a migliaia di miliardi di masse solari. Siamo riusciti a vedere tutto questo grazie allo spostamento verso il rosso della frequenza ultravioletta, per poter vedere queste strutture in zone a noi più vicine sarebbero necessari grandi telescopi spaziali che lavorino in quella banda e che attualmente non esistono né saranno disponibili a breve...
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