Il primo segnale, risalente al primo pomeriggio di ieri, potrebbe essere dovuto a una fusione tra un buco nero e una stella di neutroni ma, essendo il segnale poco significativo e osservato da sole due antenne, l'ipotesi di una origine terrestre non è da escludere; il secondo, arrivato nelle prime ore di oggi, era decisamente più forte e coinvolge almeno un corpo di massa intermedia (3-5 masse solati). Ancora nessuna controparte elettromagnetica, in entrambi i casi.
Nel mese di Ottobre, i due rivelatori LIGO verranno fermati per attività di aggiornamento e poi riprenderanno la metà rimanente del ciclo O3 di osservazioni, che si concluderà il 30 Aprile 2020.