20190901ap è il nome provvisorio del ventiseiesimo segnale registrato nel corrente ciclo osservativo. Il meccanismo con cui è stato prodotto può dare origine all'emissione di onde elettromagnetiche rivelabili, come dimostra il famoso caso della kilonova del 2017; purtroppo, ieri sera l'antenna LIGO di Hanford non era in funzione e questo, unito alla debolezza del segnale, ha causato una enorme incertezza nella direzione di provenienza, la più ampia registrata finora. In pratica, come si vede nella mappa tratta dal database "GraceDB", la regione che ha una probabilità del 90% di contenere la sorgente abbraccia 1/3 dell'intera volta celeste e questo rende di fatto impossibile identificare controparti elettromagnetiche. Esiste comunque una probabilità del 14% che il segnale sia di origine terrestre e non astrofisica. Per ulteriori dettagli, come al solito, rimandiamo alla pagina dedicata alla rilevazione di onde gravitazionali.
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Il segnale che viene da ovunque
Ierisera, a mezz'ora dalla mezzanotte, è arrivata un'onda gravitazionale dalla fusione di due stelle di neutroni a 870 milioni di anni luce di distanza, purtroppo con la peggiore localizzazione di sempre sulla volta celeste...