All'epoca la sonda si trovava a soli 27,2 milioni di km dalla superficie solare (meno della metà della distanza di Mercurio) e lo strumento WISPR (Wide-field Imager for Solar Probe) ha ripreso un doppio "streamer" coronale, una coppia di getti di materia più densa all'interno della corona solare, generalmente associati a regioni attive sulla superficie. L'oggetto luminoso al centro dell'immagine è Giove e le macchie scure ai lati sono artefatti dovuti alla sottrazione di immagini, effettuata per evidenziare piccole differenze di luminosità (background correction).

 Ricordiamo che il 6 Novembre, alle 4:29 ora italiana, la sonda ha effettuato il suo primo perielio a una distanza di 24123100 km dalla superficie del Sole (34,686 raggi solari), stabilendo anche un record di velocità rispetto alla stella (95,327765 km/s); si è dovuto però aspettare quasi un mese prima che i dati raccolti durante il massimo avvicinamento venissero trasmessi a Terra, a causa della congiunzione solare. Adesso Parker si trova oltre l'orbita di Venere e, intorno al 20 gennaio, raggiungerà l'afelio per poi tuffarsi nuovamente verso il Sole.

https://svs.gsfc.nasa.gov/13113