La nuova sorgente di calore è situata vicino al polo sud ed è relativamenete fredda rispetto alle macchie circostanti, che appaiono anche 10 volte più intense; la metà sinistra del satellite è riscaldata dalla radiazione solare. L'immagine è basata sui dati raccolti lo scorso 16 dicembre dallo strumento italiano "Jovian Infrared Auroral Mapper" (JIRAM, contributo ASI alla sonda NASA), mentre JUNO si trovava a 470000 chilometri dal satellite mediceo. Grazie alle precedenti missioni Voyager e Galileo si conoscono circa 150 vulcani attivi su Io ma si stima che il totale sia vicino a 400. 

https://www.nasa.gov/jpl/NASA-Juno-data-indicate-another-possible-volcano-on-Jupiter-moon-Io