Il telescopio Yepun (UT4) del VLT (Very Large Telescope) dell'ESO è stato trasformato in un telescopio completamente adattivo ed ha ripreso la nebulosa planetaria IC 4406, rivelando strutture a guscio mai viste prima, insieme con i filamenti scuri (già noti) dovuti alla polvere che le hanno valso il nome popolare di Nebulosa Retina.
Crediti: ESO/J. Richard (CRAL)
Dopo più di un decennio di pianificazione, costruzioni e collaudi, il nuovo impianto di ottica adattiva (o AOF dall'inglese Adaptive Optics Facility) ha visto la sua prima luce con lo strumento MUSE, catturando vedute sorprendentemente nitide di nebulose planetarie e galassie. L'accoppiamento di AOF e MUSE forma uno dei sistemi tecnologici più avanzati e potenti mai costruiti per l'astronomia da terra.
Fonte
http://www.eso.org/public/italy/news/eso1724/