Quella che si vede nell'immagine è l'intensità delle onde radio riflesse in funzione dello spostamento Doppler e del ritardo temporale dei segnali (rispettivamente in orizzontale e in verticale); questi due parametri sono legati geometricamente alla posizione trasversale e longitudinale rispetto alla linea di vista e quindi permettono di ricostruire l'aspetto dell'oggetto, con il lato illuminato diretto verso la Terra. La risoluzione delle immagini è di 7.5m e la versione qui presentata è stata processata smussandone i pixel (l'originale è visibile qui). L'asteroide, che in precedenza era stimato avere un diametro di 35-40 metri e un periodo di rotazione di almeno 16 ore, in base a queste nuove osservazioni mostra un asse minore di 110 metri e ha un periodo di rotazione di 37 ore, decisamente lungo per un oggetto di questo tipo. Esso viene classificato come PHA (potenzialmente pericoloso) ma non ci sono impatti previsti fino a tutto il 22° secolo; inoltre, non passerà più così vicino a noi prima del 2168!