In passato le capacità di autofocus delo strumento "Chemistry and Camera" a bordo di Curiosity si erano degradate a causa di un guasto nel laser secondario (quello appunto usato per focalizzare il taget, dopo averlo vaporizzato a distanza con il laser primario ad alta potenza). Questo aveva costretto il rover a riprendere immagini multiple dei target e inviarle a terra per poi ottenere i comandi relativi alla corretta messa a fuoco.
target "Yellowjacket" ripreso da ChemCam
ASA/JPL-Caltech/LANL/CNES/IRAP/LPGNantes/CNRS/IAS
Recentemente, il team franco-statunitense a terra ha installato un software che ristabilisce il focusing autonomo del rover, velocizzando la procedura. Quello che si vede in foto è appunto il primo target usato per testare con successo il nuovo sistema.
Riferimenti:
- http://mars.jpl.nasa.gov/msl/news/whatsnew/index.cfm?FuseAction=ShowNews&NewsID=1817