Una simulazione mostra come potremmo mappare la superficie di un pianeta gemello del nostro, con i futuri telescopi spaziali
Un nuovo studio stravolge la visione convenzionale suggerendo che diverse forme di vita microbiche erano presenti sul nostro pianeta già 3,75 miliardi di anni fa.
Nuovi modelli suggeriscono che un gas estremamente raro sta fuoriuscendo dal nucleo metallico della Terra.
L'interno della Terra non è una pila uniforme di strati. Nel profondo del mantello giacciono due colossali masse di materiale termochimico, all'incirca ai lati opposti del pianeta.
Un’area di depressione magnetica, nota come Anomalia del Sud Atlantico, continua a crescere, destando qualche preoccupazione.
Catene montuose giganti, che rivaleggiavano in altezza con l'Himalaya, si estendevano per migliaia e migliaia di chilometri sulle linee di giunzione dei supercontinenti in fusione, miliardi di anni fa.
Una nuova ricerca suggerisce che l'acqua liquida che rende il nostro pianeta così speciale, era già nel Sistema Solare prima che la Terra si formasse.
Mentre le temperature in superficie e nell'atmosfera fluttuano nel corso degli eoni e, negli ultimi tempi, sono afflitte dal cosiddetto riscaldamento globale, l'interno fuso del nostro pianeta si è raffreddato e continua a raffreddarsi da quando la Terra è nata 4,5 miliardi di anni fa.
Le onde sismiche che si propagano nel sottosuolo vengo utilizzate dai ricercatori per esplorare la composizione di crosta e mantello della Terra. Giù, vicino al nucleo, ci sono patch in cui le onde sismiche rallentano a passo d'uomo. Una nuova ricerca dell'Università dello Utah ha scoperto che queste zone enigmatiche sono sorprendentemente stratificate.
Un gruppo di ricercatori guidati dall'Università di Münster (Germania) ha presentato il confronto più competo redatto fino ad oggi sulla composizione isotopica della Terra, Marte e del materiale da costruzione incontaminato del Sistema Solare interno ed esterno.