Il numero di asteroidi noti che si avvicinano alla Terra indica un aumento di efficienza nelle scoperte, a partire da metà 2020...
Due asteroidi ci danno un piccolo brivido di fine anno, uno è passato molto vicino a noi due giorni fa e l'altro, molto più grande, ha raggiunto il livello 1 sulla scala di Torino con un potenziale impatto nel 2028 (aggiornamento)
Mancano solo 27 giorni al rientro della capsula in Australia e fervono i preparativi. Intanto l'asteroide si sta avvicinando ed è stato "riscoperto" dai telescopi terrestri mentre uno studio rivela gli effetti dell'esplosione indotta sull'asteroide. Aggiornamento
L'orbita del celebre potenziale impattatore Apophis è stata recentemente rivista, rendendo più probabile un impatto nel 2068.
Questo mosaico di due immagini, riprese da OSIRIS-REx durante la manovra "Rehearsal Matchpoint" di 13 giorni fa, sono le più ravvicinate mai riprese sul futuro sito di prelievo "Nightingale"
Ecco l'immagine più ravvicinata di Bennu, ripresa nella notte tra martedi e mercoledi dalla telecamera montata sul dispositivo di prelevamento di OSIRIS-REx
Stasera la sonda effettuerà l'ultima prova generale prima della raccolta vera e propria di campioni, avvicinandosi a soli 40m dalla superficie di Bennu.
Da ormai 10 giorni questo nuovo PHA di mezzo km di diametro campeggia come unico impattatore di livello 1 sulla "scala di Torino" nelle liste dell'ESA e della NASA. Ma il potenziale impatto è comunque improbabile e lontano nel tempo... (aggiornamento finale del 9 Agosto)
Stabilita la data del rientro della capsula con i campioni raccolti su Ryugu. Intanto è stato scoperto un nuovo PHA che minaccia di colpire la Terra, non prima di 70 anni da oggi...
Questa è l'evoluzione della popolazione nota di asteroidi che si avvicinano alla Terra (NEA) negli anni; i diversi colori indicano diverse categorie di magnitudine assoluta e quindi di dimensioni (quelli in primo piano sono i più grandi).
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.