In questo articolo espongo una serie di personalissime considerazioni sull'esplorazione della superficie marziana e propongo alcune possibili migliorie, da implementare in future missioni.
Le amnesie di Opportunity, dovute a un malfunzionamento della memoria flash, stanno creando grossi grattacapi.
Nell'ultimo report, avevamo lasciato il rover della NASA Opportunity ai primi di settembre, diretto verso sud, sul bordo occidentale del cratere Endeavour, in direzione della Marathon Valley.
Tra comete, missioni cinesi e, purtroppo, sciagure spaziali, ultimamente abbiamo un po' trascurato la vita dei due rover della NASA, Curiosity ed Opportunity al lavoro su Marte. Riprendiamo il filo della storia: iniziamo con Curiosity.
Curiosity lo avevamo lasciato a Pahrump Hills, dove aveva eseguito la sua quarta perforazione su una roccia chiamata Confidence Hills (Pahrump Hills è considerato il nuovo punto di ingresso alle pendici del Monte Sharp).
Sembra davvero incredibile ma tra le cinque sonde in orbita e i due rover in superficie, di cui uno super tecnologico, la prima foto pubblicata online di una cometa ripresa un altro pianeta, è stata trasmessa proprio dal veterano rover della NASA Opportunity che, ha fotografato Siding Sping ieri alle 16:00:02 UTC, circa 2 ore e mezzo prima del massimo avvicinamento con Marte.
Curiosity si appresta ad esplorare le "Pahrumps Hills" mentre Opportunity torna al lavoro dopo la manutenzione.
A causa dei crescenti e frequenti problemi al computer di bordo, il Mars Exploration Rover Opportunity verrà sottoposto ad un re-format della memoria flash nei prossimi giorni.
Questi continui riavvii, ben 12 nell'ultimo mese, interferiscono con le operazioni scientifiche programmate anche se ogni stop viene poi recuperato nell'arco di uno o due giorni.
Opportunity è arrivato ai piedi di una scarpata mentre Curiosity fa una sosta di "riflessione"...
Statistiche sulla distanza percorsa (e molto altro) dal veterano dei rover.
Aggiornato al 14/10/18 [Last update: 11/14/18]
Avevamo lasciato Opportunity ai primi di aprile, con l'ultimo report, quando a Meridiani Planum tirava aria di primavera. Uno dei periodi migliori per il rover che, oltre a godere di temperature più miti e di una illuminazione migliore, può contare sui venti marziani per togliersi di dosso un po' di polvere dai pannelli solari e migliorare la produzione di energia.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.