Utilizzando le osservazioni della sonda della NASA New Horizons, un team di astronomi ha provato a determinare la luminosità fondo cosmico ottico. In base a questo dato è possibile stimare il numero di galassie al momento irrisolte dai nostri telescopi.
Questa immagine mostra per la prima volta i filamenti della "rete cosmica" di gas che unisce le galassie.
Questa è una porzione della vista più "profonda" fatta dal telescopio spaziale su un campo ricco di galassie remote, fino a 13,3 miliardi di anni luce.
Questa immagine profonda nella banda dell'ultravioletto è ripresa dal telescopio spaziale nell'ambito della "Hubble Deep UV (HDUV) Legacy Survey".
Una collezione di galassie viste dal telescopio spaziale Hubble nell'ultravioletto, nell'ambito della survey LEGUS.
Una spettacolare coppia di galassie interagenti (NGC 2623 o Arp 243) ripresa da Hubble Space Telescope.
Una immagine di Hubble Space Telescope che mostra due galassie molto ravvicinate e interagenti, chiamate IRAS 06076-2139.
L'ammasso Abell 370, a 5 miliardi di anni luce da noi, con la sua gravità distorce e moltiplica le immagini delle galassie retrostanti, come in un gigntesco caleidoscopio cosmico.
Utilizzando le capacità di vedere nell'infrarosso del telescopio spaziale Hubble, gli astronomi hanno svelato alcuni dettagli sull'origine dei quasar, gli oggetti più luminosi dell'Universo. La loro nascita risulta legata agli scontri galattici che hanno coinvolto enormi quantità di combustibile e massicci buchi neri centrali.
I professori Mike Hudson, Jonathan Carrick e Stephen Turnbull del Dipartimento di Fisica ed Astronomia presso l'Università di Waterloo, e Guilhem Lavaux dell'Istituto d'Astrofisica di Parigi, hanno creato una mappa 3D dell'Universo locale che aiuterà a comprendere la distribuzione della materia nell'Universo, compresa la materia oscura, uno dei più grandi misteri della fisica.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.