Spazio & Astronomia

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Due veicoli spaziali, posti a un paio di migliaia di chilometri di distanza l'uno dall'altro, potrebbero aiutare gli astronomi a trovare mondi simili alla Terra.

By Elisabetta Bonora

20.Set

Categoria principale: Flash News

Ultima modifica: 20 Settembre 2023

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Gli astronomi hanno scoperto che l'alone stellare della Via Lattea, una nuvola di stelle diffuse attorno a tutte le galassie, ha la forma di un dirigibile ed è inclinato. Crediti: Melissa Weiss/Center for Astrophysics | Harvard & Smithsonian

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Un nuovo studio mostra che una gigantesca massa di materia oscura, inclinata e disallineata, potrebbe spiegare le peculiarità della forma della Via Lattea.

By Elisabetta Bonora

19.Set

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Ultima modifica: 19 Settembre 2023

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Uno dei CME registrati da SOHO il 5 settembre 2023.

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Il 5 settembre 2022, la Parker Solar Probe della NASA ha attraversato una delle più potenti espulsioni di massa coronale (CME) mai registrate.

By Elisabetta Bonora

18.Set

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Ultima modifica: 18 Settembre 2023

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Mappa del contenuto d'acqua sulla Luna. Crediti: Li, et al., 2023

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Gli elettroni ad alta energia situati nella coda di plasma della Terra stanno arrugginendo la Luna ma sembrano contribuire alla formazione delle sacche d'acqua sul nostro satellite.

By Elisabetta Bonora

16.Set

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Ultima modifica: 16 Settembre 2023

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Le osservazioni combinate della NIRCam (Near-Infrared Camera) della NASA e della WFC3 (Wide Field Camera 3) di Hubble mostrano la galassia a spirale NGC 5584, che risiede a 72 milioni di anni luce dalla Terra. Tra le stelle luminose di NGC 5584 ci sono Cefeidi e supernova di tipo Ia, una classe speciale di stelle esplosive. Gli astronomi utilizzano le variabili Cefeidi e le supernove di tipo Ia come indicatori di distanza affidabili per misurare il tasso di espansione dell’universo. Crediti: NASA, ESA, CSA e A. Riess (STScI). — Le osservazioni combinate della NIRCam (Near-Infrared Camera) della NASA e della WFC3 (Wide Field Camera 3) di Hubble mostrano la galassia a spirale NGC 5584, che risiede a 72 milioni di anni luce dalla Terra. Crediti: NASA, ESA, CSA e A. Riess (STScI).

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Il premio Nobel Adam Riess della Johns Hopkins University e dello Space Telescope Science Institute ha utilizzato le osservazioni di Webb per migliorare la precisione delle misurazioni locali della costante di Hubble.

By Elisabetta Bonora

16.Set

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Ultima modifica: 16 Settembre 2023

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Crediti: Claire H Blaske et al — Claire H Blaske et al

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Un team di scienziati planetari dell'Arizona State University ha dimostrato che la moltitudine di lampi luminosi nell'atmosfera di Venere, generalmente interpretati come fulmini, potrebbero essere meteore.

By Elisabetta Bonora

13.Set

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Ultima modifica: 13 Settembre 2023

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Le colonne verticali magenta, rosse e verdi lungo il grafico indicano tracce di metano, anidride carbonica e dimetilsolfuro. Crediti: Illustrazione: NASA, CSA, ESA, R. Crawford (STScI), J. Olmsted (STScI), Scienza: N. Madhusudhan (Cambridge University)

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Una nuova indagine con il telescopio spaziale James Webb della NASA su K2-18 b ha rivelato la presenza di molecole contenenti carbonio tra cui metano e anidride carbonica.

By Elisabetta Bonora

12.Set

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Ultima modifica: 12 Settembre 2023

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L'immagine mostra l’orientamento del campo magnetico nella galassia lontana 9io9, osservata quando l’Universo aveva solo il 20% della sua età attuale: la rilevazione più lontana mai effettuata del campo magnetico di una galassia. Le osservazioni sono state eseguite con ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array). I grani di polvere all’interno di 9io9 sono in qualche modo allineati con il campo magnetico della galassia e per questo emettono luce polarizzata, il che significa che le onde luminose oscillano lungo una direzione preferita anziché in modo casuale.ALMA ha rilevato questo segnale di polarizzazione, da cui gli astronomi hanno potuto ricavare l'orientamento del campo magnetico, mostrato qui come linee curve sovrapposte all'immagine ALMA. Il segnale di luce polarizzata emesso dalla polvere allineata magneticamente in 9io9 era estremamente debole, rappresentando solo l'1% della luminosità totale della galassia. Crediti: ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)/J. Geach et al. — L'immagine mostra l’orientamento del campo magnetico nella galassia lontana 9io9. Crediti: ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)/J. Geach et al.

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Utilizzando ALMA (l'Atacama Large Millimeter/submillimeter Array), gli astronomi hanno rilevato il campo magnetico di una galassia molto lontana, appartenente all'epoca in cui l'universo aveva solo 2,5 miliardi di anni.

By Elisabetta Bonora

10.Set

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Ultima modifica: 11 Settembre 2023

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Un nuovo studio suggerisce l’esistenza di diversi buchi neri nell’ammasso delle Iadi, l’ammasso aperto più vicino al nostro Sistema Solare, visibile nella costellazione del Toro.

By Elisabetta Bonora

10.Set

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Ultima modifica: 10 Settembre 2023

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Marte come poteva apparire circa 4 miliardi di anni fa. Crediti: ESO/M. Kornmesser

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Secondo gli scienziati, la composizione geologica di Marte sfoggia solo 161 minerali diversi, contro i 6.000 che troviamo sulla Terra. Perché questa discrepanza?

By Elisabetta Bonora

09.Set

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Ultima modifica: 09 Settembre 2023

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In arancione chiaro, le fluttuazioni di materia oscura rilevate da ALMA. Le macchie scure indicano, invece, grumi di materia oscura a bassa densità. Le strisce blu rappresentano il quasar MG J0414+0534 visto tramite lente gravitazionale. Crediti: ALMA (ESO/NAOJ/NRAO), K.T. Inoue et al)

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Gli astronomi hanno utilizzato un principio proposto per la prima volta da Albert Einstein oltre 100 anni fa per mappare la distribuzione della materia oscura con un dettaglio senza precedenti.

By Elisabetta Bonora

08.Set

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Ultima modifica: 08 Settembre 2023

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Proiezione sulla superficie terrestre della traiettoria dell'oggetto. Crediti: neo/ssa/esa - Processing: Marco Di lorenzo

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Alle 16:25 di oggi, un piccolo oggetto scoperto poche ore prima ci ha sfioranti, passando sulla verticale delle isole Svalbard Aggiornamento!

By Marco Di Lorenzo (DILO)

07.Set

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Ultima modifica: 08 Settembre 2023

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Andamento della probabilità di impatto nel tempo (cumulativa e massima). Crediti: neo.ssa.esa.int - Processing: Marco Di Lorenzo

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Un paio di nuove osservazioni ha fatto aumentare la probabilità di impatto da parte di questo grosso PHA nel 2032, portandolo sul primo gradino della scala di Torino Aggiornamento!

By Marco Di Lorenzo (DILO)

06.Set

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Ultima modifica: 12 Settembre 2023