Secondo un nuovo studio condotto dai ricercatori dell'Arkansas Center for Space and Planetary Sciences, le salamoie che stagionalmente appaiono sulla superficie di Marte, dopotutto, non sono così diffuse.
Due asteroidi ci danno un piccolo brivido di fine anno, uno è passato molto vicino a noi due giorni fa e l'altro, molto più grande, ha raggiunto il livello 1 sulla scala di Torino con un potenziale impatto nel 2028 (aggiornamento)
Osservazioni spettroscopiche confermano la natura artificiale dell'oggetto, intanto dopo il passaggio ravvicinato del 1 dicembre la sua traiettoria è nota con precisione eccellente... Aggiornamento
L'immagine diffusa 2 ore fa testimonia la "decapitazione" dei tre piloni e la caduta della piattaforma sospesa, con nuvole di polvere sollevate dall'impatto sicuramente violentissimo. Aggiornamento del 4 Dicembre
Visto che sulla Luna se c'è una cosa che non manca è la polvere, gli scienziati stanno pensando a come utilizzarla. Gli ingegneri britannici, ad esempio, stanno mettendo a punto un processo per estrarre ossigeno dalla regolite. Le sostanze metalliche risultanti come sottoprodotto del processo, potrebbero diventare materiale grezzo per le stampanti 3D per la costruzione dei moduli lunari.
Le reazioni nucleari che coinvolgono Carbonio, Azoto e Ossigeno sono importanti nelle stelle più massicce ma, grazie ai neutrini rilevati nei Laboratori del Gran Sasso, si sono osservate anche nel Sole.
Secondo un nuovo modello della Via Lattea, la Terra si muove più velocemente ed è più vicina al buco nero supermassiccio al centro della nostra galassia rispetto alle stime precedenti.
Il probabile detrito spaziale stasera attraverserà l'orbita lunare e la deviazione risultante sarà essenziale per poi arrivare così vicino al nostro pianeta tra 3 giorni. Qui presentiamo il video realizzato da un nostro lettore che mostra gli eventi. Aggiornamento
La luce prodotta dall'accrescimento del buco nero può creare giochi di ombre e di luce visibili in tutta la galassia ospite. L'effetto, simile a quanto vediamo a volte durante il crepuscolo sulla Terra, sarebbe stato immortalato nelle immagini riprese dal telescopio spaziale Hubble.
Il famoso segnale WOW! forse proveniva davvero da un'intelligenza extraterrestre, secondo una nuova ricerca condotta dall'astronomo amatoriale e YouTuber Alberto Caballero. Ma è solo una suggestiva ipotesi...
Il team responsabile del popolare annuncio del 14 settembre 2020, ha rianalizzato i dati ALMA, concludendo che c'è effettivamente fosfina nell'atmosfera di Venere ma meno di quanta inizialmente stimata.
Il presunto relitto spaziale dista soli 900mila km e sta accelerando verso di noi, con una traiettoria ormai stabilita con ottima precisione. Aggiornamento
Il danno al telescopio dopo la rottura del secondo cavo è troppo esteso per essere riparato e la NSF ha deciso per lo smantellamento della struttura. E' la fine di un'era!
Ad oggi, gli astronomi hanno confermato l'esistenza di 4.301 pianeti extrasolari in 3.192 sistemi stellari, con altri 5.650 candidati in attesa di conferma. E con i telescopi del futuro questo numero è destinato ad aumentare esponenzialmente. Tuttavia, confermare l'abitabilità di questi mondi è un processo complicato ed incerto. Un nuovo studio suggerisce che gli elementi radioattivi potrebbero svolgere un ruolo chiave.
I discussi geyser di Europa potrebbero provenire dalla crosta ghiacciata invece che dall'oceano sotterraneo. Questi pennacchi erano considerati finora uno dei modi più promettenti per campionare l'acqua sommersa e studiare l'abitabilità della luna di Giove.
E' da poco giunta notizia di un piccolo asteroide scoperto oggi ma passato davvero vicinissimo alla Terra nel tardo pomeriggio di Venerdi, sorvolando la Polinesia francese ad un'altezza di circa 380 km! (aggiornamento)
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.