Il vento solare rimane sorprendentemente caldo anche lontano dalla nostra stella: una ricerca condotta da Dr Kareem Osman, fisico dell'Università di Warwick fornisce un nuovo punto di vista per spiegare il fenomeno.
Il vento solare porta il calore infernale del Sole verso l’esterno ma mentre dovrebbe progressivamente raffreddarsi, si espande oltre il nostro Sistema Solare.
Per decenni, questo è stato un enigma per gli scienziati.
Grazie alle spettacolari immagini del telescopio Hubble, gli astronomi hanno individuato due cluster di stelle massicce nelle prime fasi di fusione: i due ammassi in collisione si trovano a 170.000 anni luce nella Grande Nube di Magellano.
Quello che dalle prime osservazioni sembrava un unico cluster nella regione di formazione stellare 30 Doradus (conosciuta anche come Tarantula Nebula), in realtà è composto da due gruppi di età differente (circa un milione di anni).
Utilizzando lo spettrometro Lyman Alpha Mapping Project (LAMP) a bordo del Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO), gli scienziati hanno effettuato le prime osservazioni dell'elio che compone la debole atmosfera lunare.
Queste osservazioni vanno ad integrare i risultati ottenuti quarant'anni fa dal Lunar Atmosphere Composition Experiment (LACE) dell'Apollo17.
Un nuovo studio suggerisce che la superficie di Marte sia stata modellata dalla tettonica a placche in un passato recente, rendendo il Pianeta Rosso un candidato per ospitare la vita migliore rispetto a quanto si sia sempre pensato.
Fino ad oggi gli scienziati hanno creduto che il movimento delle zolle tettoniche fosse una prerogativa terrestre.
Ci siamo, la Terra ha raggiunto il cuore dei detriti della cometa Swift-Tuttle: l'11, il 12 e il 13 agosto saranno le serate più interessanti.
Le osservazioni riportano al momento 30 Perseidi l'ora ma il numero dovrebbe addirittura triplicare.
La Terra sta entrando nello sciame di detriti della cometa Swift-Tuttle, fonte della periodica pioggia meteorica annuale delle Perseidi. Lo sciame sta producendo attualmente un flusso di 10-15 meteore all'ora.
Sono galassie ricche di gas ma prive di stelle.
Si pensa che siano i mattoni dell'Universo primordiale: galassie che potrebbero aver fornito il gas a galassie maggiori le quali sarebbero poi state in grado di formare le stelle che vediamo oggi.
Bellissima immagine di un complesso di macchie solari che si estende per 200.000 chilometri.
Queste due immagini sono state scattate a circa una settimana di distanza l'una dall'altra dal telescopio spaziale Hubble della NASA e mostrano 4 lune in orbita intorno al lontano pianeta Plutone.
Circa ogni 11 anni, il Sole inverte completamente il suo campo magnetico, il polo nord magnetico passa a sud e viceversa.
L'inversione avviene in corrispondenza del massimo dell'attività solare e, la prossima, era stata prevista intorno a maggio 2013.