Volendo impropriamente paragonare una stella ad un essere vivente, alcune di loro hanno accesso ad un insospettabile "elisir di lunga vita"...
Sulla scia del rilascio del primo set di immagini e dati scientifici, la NASA ha condiviso anche le osservazioni di Giove, riprese durante la fase di messa in servizio e ora pubblicate sul Mikulski Archive for Space Telescopes dello Space Telescope Science Institute.
Gli astronomi del MIT e altri istituti hanno rilevato uno strano e persistente segnale radio proveniente da una galassia lontana che sembra lampeggiare con sorprendente regolarità.
Il James Webb della NASA ha catturato la firma distintiva dell'acqua, insieme a prove di nuvole e foschia, nell'atmosfera dell'esopianeta WASP-96b.
Dopo anni di ritardi, finalmente ieri il mondo interno ha potuto ammirare le prime immagini acquisite da James Webb! Le immagini più nitide dell'Universo scattate dal telescopio più potente lanciato nello spazio.
Le nuove immagini e gli spettri dal Webb Telescope aprono una nuova era, ora non ci sono dubbi!
Il presidente americano Joe Biden, il vicepresidente Kamala Harris e l'amministratore della NASA Bill Nelson hanno presentato la prima immagine del telescopio spaziale James Webb durante un evento pubblico alla Casa Bianca.
I ricercatori della Penn State University hanno studiato una nuova tecnica che potrebbe utilizzare la capacità del Sole di focalizzare e ingrandire le comunicazioni che potrebbero passare attraverso il nostro Sistema Solare.
La NASA sta per mostrare al pubblico e agli scienziati le prime immagini del telescopio spaziale James Webb che sveleranno l'Universo con un dettaglio senza precedenti. Ieri sono stati svelati i primi obiettivi.
Questo piccolo oggetto si è avvicinato alla Terra 12 giorni fa e potrebbe essere un detrito spaziale o un frammento da un impatto lunare (aggiornamento del 17/7)
I ricercatori hanno scoperto tipi di cristallo mai visti prima nascosti in minuscoli granelli di polvere di meteorite perfettamente conservata tra due strati di neve.
Un nuovo studio fa aumentare la probabilità che un incontro ravvicinato con un'altra stella possa destabilizzare un sistema planetario, comunque su una scala di miliardi di anni, almeno nei nostri paraggi stellari.
Questa è sicuramente una buona notizia per la Terra e i suoi abitanti attuali ma su scala cosmica non è poi così rassicurante. Tuttavia, non c'è da preoccuparsi. vediamo perché.
Secondo un nuovo esperimento di laboratorio della NASA, i rover dovrebbero scavare circa due metri o più sotto la superficie marziana per trovare segni di vita passata perché le radiazioni ionizzanti dallo spazio degradano le piccole molecole, come gli amminoacidi, in tempi relativamente brevi.
Gli astronomi hanno osservato per la prima volta un intero sistema planetario cannibalizzato da una stella morente.
Questo piccolo punto è uno dei superammassi di galassie più grandi e attivi mai visti. Era già un mostro poco dopo il Big Bang
Un nuovo studio su un vecchio meteorite marziano contraddice il pensiero attuale su come i pianeti rocciosi, come la Terra e Marte, acquisiscano elementi volatili come idrogeno, carbonio, ossigeno, azoto e gas nobili durante il processo di formazione.
La fonte del famoso segnale Wow! potrebbe essere una sorta di ripetitore stocastico, cioè un ripetitore che invece di avere un periodo misurabile, si ripete in modo più casuale.