Dopotutto, il visitatore interstellare 'Oumuamua poteva non essere l'unico oggetto alieno presente nel Sistema Solare quando lo ha attraversato qualche mese fa, perché un'intera popolazione di asteroidi di origini interstellare potrebbe essere qui fin dalle origini del nostro sistema planetario.
Qualche giorno fa, avevamo pubblicato la mappa completa del cammino apparente del visitatore interstellare sulla volta celeste; questi sono i dettagli ingranditi delle fasi iniziale e finale.
Le osservazioni radio non sono riuscite, per ora, a rilevare emissioni da parte dell'oggetto interstellare, indebolendo l'ipotesi che si tratti di un veicolo costruito da una civiltà extraterrestre. Intanto si fa luce sulla sua possibile composizione interna...
Una analisi completa della curva di luce suggerisce che l'asteroide interstellare non abbia una rotazione semplice su se stesso ma "rotolerebbe" in maniera complicata; inoltre, il colore ha subito un cambiamento repentino.
Continuano a giungere numerose conferme e qualche novità sul colore, la curva di luce, la traiettoria e la possibile stella progenitrice di questo visitatore interstellare...
L'ipotesi è ardita ma spiegherebbe perchè non riusciamo a vedere le ipotetiche particelle WIMPs, aprendo però molti altri interrogativi. Intanto le nuove curve di luce suggeriscono un periodo di rotazione di otto ore...
L'intruso interstellare che ci ha fatto visita nelle settimane scorse ha ora un nome ufficiale e forse un luogo d'origine. Di sicuro, si tratta di una scoperta fondamentale che sconvolge le nostre conoscenze.
Pochi giorni fa, un oggetto molto veloce e con una traiettoria insolita è penetrato nel sistema solare interno per poi allontanarsi definitivamente. Cometa o asteroide, non apparteneva al nostro sistema solare.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.