L'U.S. Department of Energy ha dato il via al progetto DESI, il Dark Energy Spectroscopic Instrument che migliorerà la nostra comprensione del ruolo dell'energia oscura nella storia dell'espansione dell'Universo.
EGS8p7 potrebbe essere una delle galassie più lontane conosciute finora, a 13,2 miliardi di anni luce di distanza, risalente ad un epoca in cui l'Universo aveva appena 600 milioni di anni. E' stata scoperta da un team di ricercatori della Caltech che da tempo si dedica alla ricerca e all'osservazione degli oggetti astronomici più antichi.
Un gruppo di astronomi ungheresi ed americani ha scoperto una struttura, nell'Universo osservabile, così grande che ci vorrebbero 35.000 galassie come la nostra per coprire la stessa distanza.
L'Universo si sta spegnendo lentamente. La conferma arriva da un recente studio che ha cercato di determinare il bilancio energetico dell'Universo locale, studiando più di 200 000 galassie.
L'Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) ha permesso di rivelare le più distanti nubi di gas con formazione stellare mai viste in una galassia nell'Universo primordiale. Queste osservazioni, in cui le galassie sono più di una semplice macchia, permettono di comprendere come si sono formate le prime galassie e come sia stata rimossa la nebbia cosmica durante l'epoca della re-ionizzazione.
Utilizzando le capacità di vedere nell'infrarosso del telescopio spaziale Hubble, gli astronomi hanno svelato alcuni dettagli sull'origine dei quasar, gli oggetti più luminosi dell'Universo. La loro nascita risulta legata agli scontri galattici che hanno coinvolto enormi quantità di combustibile e massicci buchi neri centrali.
Grazie al VLT (Very Large Telescope) dell'ESO, un gruppo di astronomi, guidati da David Sobral, dell'Institute of Astrophysics and Space Sciences, della Faculty of Sciences dell'Università di Lisbona in Portogallo e del Leiden Observatory nei Paesi Bassi, ha scoperto la galassia più brillante del primo Universo. Al suo interno sono state identificate stelle di prima generazione, ossia gli oggetti massicci e brillanti che hanno prodotto i primi elementi pesanti della storia, finora solo previsti dalle teorie.
Il DNA è sinonimo di vita, ma dove è nato? Per cercare di rispondere a questa domanda è necessario quantomeno provare a ricreare le condizioni in grado di formare i precursori molecolari del DNA, anelli di carbonio con atomi di azoto incorporati, componenti chiave delle basi azotate (cinque, che compongono i nucleotidi del DNA, acido deossiribonucleico, e dell'RNA, acido ribonucleico).
Un team internazionale di astronomi, guidato dall'Università di Yale e dall'Università di California-Santa Cruz, è riuscito ad esplorare una galassia lontana relativa ad un epoca in cui l'Universo aveva solo il 5% della sua età attuale.
I professori Mike Hudson, Jonathan Carrick e Stephen Turnbull del Dipartimento di Fisica ed Astronomia presso l'Università di Waterloo, e Guilhem Lavaux dell'Istituto d'Astrofisica di Parigi, hanno creato una mappa 3D dell'Universo locale che aiuterà a comprendere la distribuzione della materia nell'Universo, compresa la materia oscura, uno dei più grandi misteri della fisica.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.